Una storia d’amore come in Pretty Woman tra Ruby Rubacuori e Cristiano Ronaldo

Ruby rubacuori

La più bella di oggi è la Cattiveria del Fatto Quotidiano: scusate, ma io non ho ancora capito: alla fine chi è lo zio di Ruby? A saperlo. Dovreste chiederlo a lei. Se la trovate. Dicono comunque che non se la passi poi così male in qualche isola dei Caraibi o del Messico. E non faccio fatica a crederci. Ho invece capito che l’unico che va oggi a puttane è il Belpaese. E difatti un po’ mi vergogno d’essere italiano. Mentre la Gazzetta ci fa sapere a pagina 37 nella sua rubrica “Cose dell’altro mondo” che, dopo la sentenza della Cassazione, Berlusconi sta pensando di chiedere anche i danni per i torti che avrebbe subito dal Bunga Bunga. Difatti adesso ci manca solo che lo Stato paghi le spese sostenute e anticipate da Silvio per mantenere le sue olgettine e poi possiamo anche definitivamente chiudere bottega e aprire un casino. Tornando a Ruby Rubacuori, sul conto della quale si potrà dire di tutto ma non che è una scema, e men che meno una bugiarda, la bella marocchina ha sempre giurato di non aver mai avuto rapporti intimi con il Caimano. E, se le hanno creduto i giudici, perché dovrei dubitarlo io che per fortuna nella vita mi sono sempre occupato d’altro? Cioè d’insulse storie del pallone. Per le quali in verità va matto anche l’avvocato Buffa. Difatti m’interesserebbe molto più sapere la ragione per la quale non sia stato dato un seguito alle accuse mosse dalla nipote di Mubarak a Cristiano Ronaldo. Dal momento che Ruby non ha mai nascosto ai pm di Milano d’aver invece fatto sesso a 17 anni, quindi minorenne, con il pallone d’oro del Real Madrid. L’ho conosciuto, confessò e fu verbalizzato, nella notte tra il 29 e il 30 dicembre del 2009 alla discoteca Hollywood di Milano. In quell’occasione ci scambiammo solo i numeri di cellulare, ma circa un mese dopo lo rividi a cena per finirci poi a letto – mi pare scontatissimo – in una suite di un hotel di lusso. Al quinto piano. Una storia commovente: alla Pretty Woman. Peccato che al mattino CR7 se ne sia andato lasciando sul comodino quattromila euro in contanti e un biglietto con belle parole d’amore: “Spero che al mio ritorno non ti ritrovi più nella stanza”. Ma non finì qui. I due infatti ebbero ancora un paio d’occasioni d’incontrarsi. Sempre a Milano. La prima alla discoteca The Club. Quando Ruby, offesa e  furiosa, lanciò addosso a Ronaldo un bicchiere di champagne insieme ai soldi della “precedente nottata in banconote da 500 euro”. Una seconda davanti al ristorante Ibiza in corso Garibaldi. Quando lui le chiese scusa: “Pensavo che fossi una ragazza come tutte le altre che da me cercano soltanto di spillarmi quattrini”. E invece? Capita a tutti di prendere delle solenni cantonate. In buona fede. Del resto è risaputo che Cristiano Ronaldo ha un cuore d’oro: una sola notte di passione nell’autunno del 2009 con una squattrinata studentessa inglese che lavorava come cameriera in un locale di Los Angeles gli è costata infatti la bellezza di 10 milioni di sterline come il Sunday Mirror ha rivelato e il fuoriclasse portoghese non ha mai smentito. Da quella notte d’amore è nato infatti Cris Junior, che a giugno compirà cinque anni, e di cui Ronaldo è il gelosissimo e affettuoso ragazzo padre. Al quale tutto perdona: anche che impazzisca per Vomitino Messi. O anche questa è una bufala a sentire il Giornale o il Gazzettino? Il cui direttore Papetti, Roberto e non Fausto, è più trombone persino di Sallusti. Che come scusante ha però per compagna una compagna tutta rifatta. E pure male.