Non ci crederete ma non mi sono perso una partita di Tele4gatti da quando Giannino Petrucci ha avuto la grande idea – lo devo ammettere – d’accordarsi con Sky per trasmettere ogni fine settimana sul terzo canale sportivo di Rupert Murdoch la diretta di due match di Gold o di Silver. Più, al sabato, di una sfida di serie A femminile. E non me ne perderò più mezza. Del resto non lo scopro oggi che questa è la pallacanestro che più mi piace specie in tempi di tasche vuote e di pochi talenti. Così come ho sempre preferito il basket caloroso dei college a quello finto della Nba che difatti appassiona i giovani che andavano matti una volta per il wrestling di Dindondan e adesso per lo snowboard, i pearcing e i tatuaggi. Piuttosto comincio seriamente a preoccuparmi perché vado d’amore e d’accordo con il sindaco di San Felice Circeo anche sul progetto di ristrutturazione dei campionati dove bisogna dare sempre più spazio, soprattutto in serie A, agli italiani, che così non saranno più strapagati, e sempre meno agli stranieri, che così potranno essere al massimo tre ma sicuramente di nuovo buoni. Difatti è nevicato. E nevicherà ancora. Non mi credete? E allora interrogatemi. Certo è che al vostro confronto San Tommaso era il più sciocco tra i creduloni. Volete sapere chi ha sbagliato l’ultimo tiro dei teatini in Treviso-Chieti? Intanto ha vinto 60-59 la De’Longhi di Stefano Pillastrini davanti a 5.200 spettatori che quasi quasi neanche ci stavano nel Palaverde. E poi vi rispondo a modo mio: l’ultimo tiro è stato di Sollazzo che non vi dico neanche che razza di conclusione ha tentato perché non voglio più dire le parolacce: fa rima e basta! Oppure volete sapere chi è stata la nobile spalla di Niccolò Trigari nella telecronaca di Biella-Brescia? Cioè in un’altra partita punto a punto finita col successo (70-68) dei padroni di casa grazie a due liberi di capitan Luca Infante e a causa di una bomba conclusiva fallita da un giocatore della Leonessa che pure ha un cognome col quale rischi di scivolare nel volgare: Passera… La risposta (esatta) è Charlie Caglieris, il playmaker che baciò il pallone della vittoria dell’Italia nella finale dell’Europeo dell’83 con la Spagna e poi lo fece volare in paradiso. Bravissimo Niccolò: e questa, almeno per me, è una scoperta dell’acqua calda. Ma bravo anche il Carletto, juventino doc e, di tutti gli eroi azzurri di Limoges e Nantes, il mio preferito. In Francia, adesso che ci penso, c’era anche Alberto Tonut che all’epoca aveva da poco compiuto ventun’anni ed era il più giovane della nazionale di Sandro Gamba. Io lo chiamavo Biancaneve perché amava talvolta distrarsi a mirare i suoi occhi allo specchio dimenticandosi di fare canestro. Gli stessi occhi da cerbiatto, forse anche verdi e comunque bellissimi, del figlio che finalmente ieri sera ho visto in televisione. Grazie a Sky e a Giannino. Che stava seduto in tribuna vicino a Gigi Brugnaro. Che a sua volta si mangiava con gli occhi Stefano Tonut che vorrebbe portare a Venezia insieme ad un altro ragazzo di belle speranze, il pivot di due metri e 11, Francesco Candussi, che tra un paio di settimane compirà 21 anni. Proprio come il figlio di Alberto. Ora, come avrete capito, tra l’EuroLega e la Gold in contemporanea su Sky, ho scelto Trieste-Trapani. A dimostrazione che non vi racconto storie e come me, ho creduto, che altrettanto abbiano fatto chissà quanti appassionati di basket. Tanto più che si poteva facilmente immaginare come sarebbe finita al Forum, ovvero con l’ennesimo tonfo di Milano, stavolta con l’alibi di Gentile out e di James con la tosse, Gerry (senza Tom) De Rosa che riafferma “l’Armani esce comunque a testa alta dal Forum dopo aver giocato la più bella partita dell’anno in Europa”, mentre al palasport intitolato alla memoria del caro Rino Rubini ci è voluto un tempo supplementare per vedere chi avrebbe vinto. Ve lo dico io: i muli di Dalmasson sui siciliani di LardoLino. Anche con merito. 3.750 spettatori e tra loro il magnifico Kicanovic, baffi e capelli bianchissimi e sopracciglia scure. Un’altra partita emozionante, tanta gente entusiasta, scarsi solo gli arbitri, rivedibile Tonut, anche nella nazionale di Pianigiani, ma di questo, e altro, magari tornerò a occuparmi domani. Ora devo chiudere in fretta dicendo che avevo già deciso di cambiare nome all’ex TeleGiannina, da Tele4gatti a Tele44gatti, in fila per sei col resto di due, quando mi sono arrivati i dati d’ascolto medio delle prime tre dirette su Sky: circa mille telespettatori per San Martino di Lupari–Umbertide (serie A donne), non più di diecimila per Biella-Trapani (A-2 Gold) e il record di 11mila per Treviso-Chieti (Silver). E mi sono cadute le braccia.