Trombata la Gazzetta Tv, la serie A su Rai e Sky insieme

nazio

Ci vuole davvero poco per farmi contento. Difatti mi è bastato sapere che finalmente la Gazzetta l’aveva presa in quel posto per essere oggi l’uomo più felice della terra. Ieri è di nuovo piovuto e ha bagnato le mie care montagne. Così che stamattina mi sono svegliato abbastanza presto e sarei andato a cercar funghi in Val Pusteria, tra il lago di Dobbiaco e il confine con l’Austria, ma ovviamente non vi indico il bosco dove crescono i finferli, quando ho buttato un occhio sulla rassegna stampa, che la Lega fa così bene, e mi sono meravigliato che la Gazzetta non avesse con la solita prosopopea annunciato che a mezzogiorno, nella sala Buzzati della sua nuova sede, sarebbe stato presentato il prossimo campionato di serie A, che inizierà nel primo weekend d’ottobre, sabato 3 o domenica 4, con relativo calendario. Deve essere successo qualcosa d’imprevisto, e al tempo stesso di molto grosso, ho subito allora pensato e in tre secondi ho convinto la Tigre che i funghi li saremmo andati a raccogliere domani. Tanto mica scappano. Già mi era sembrato molto strano che Sky all’ultimo momento si fosse due settimane fa ritirata in buon ordine dall’asta per il pacchetto di partite gold. Ovvero quelle della domenica sera, dei playoff e della Coppa Italia. Inventandosi le solite cose: il basket non tira abbastanza, già abbiamo la Nba e l’EuroLega, oltre agli Europei e alla A2, son finiti i soldi, la penna non scriveva, il direttore è a Positano e il suo vice in guerra, sono sorti alcuni problemi aziendali, l’offerta sarebbe stata comunque povera e altre scuse del genere. Così come mi era parso incredibile che la Gazzetta Tv si fosse presa non dico le briciole, e senza scucire praticamente un euro, ma si fosse pappata in un sol boccone tutto il resto della serie A. Cioè la torta silver e pure quella bronz, l’anticipo del sabato e il posticipo del lunedì. No, qui c’è qualcosa che non mi quadra e che pure mi puzza di bruciato: non avevo avuto la minima perplessità a scriverlo o la paura a denunciarlo. Difatti ecco che a mezzodì salta a Milano, in sala Buzzati, e in pompa magna, la presentazione del campionato numero 94 e contemporaneamente, ancor prima che la Tigre butti la pasta, ecco che la Lega Basket, zitta zitta, dal diciottesimo piano di una delle torre gemelle di Bologna diffonde il calendario della nuova serie A a sedici squadre con l’asterisco accanto alla Juve Caserta che, ripescata, deve ancora perfezionare la sua iscrizione al posto di Roma autoretrocessa. Se volete vi dico anche che alla prima giornata i campioni d’Italia di Sassari affronteranno Cremona in casa, mentre Reggio Emilia andrà a Torino e la Reyer del Pesciolino rosso a Bologna. E Milano? Giocherà in posticipo a Trento giovedì 8 ottobre visto che due giorni prima sarà impegnata al Forum coi Boston Celtics. Ma credo che vi interessi di più sapere come di punto in bianco sia rispuntata Sky e perché la Gazzetta, buggerata dalla Rai, con la quale pensava d’essere alleata, e furiosa con Marino e Petrucci, che credeva amici, abbia sbattuto la porta in faccia a tutto e tutti e ora mediti vendetta. E qui anche la posso capire. Dal momento che è rimasta con le mutande in mano a guardare la televisione di Murdoch che sotto al naso non solo si accaparrava con pochi quattrini le partite del sabato, o della domenica a mezzogiorno, e del lunedì sera, la SuperCoppa di Torino del 26 e 27 settembre e l’All Star Game del 10 gennaio, ma che addirittura trasmetterà insieme alla Rai, e in contemporanea sul satellite, le prossime finali-scudetto al meglio delle sette gare. Del resto stavolta devo applaudire Fernando Marino perché un contratto migliore non lo poteva offrire agli altri quindici club che presto lo firmeranno al volo. Certo, la Gazzetta gliela farà pagare molto cara, non saranno più culo e camicia come l’anno passato, ma pazienza: vorrà dire che ce ne faremo tutti una ragione. E mi dispiace per Dan Peterson, comunque e sempre il numero 1. Ma non si può nemmeno pretendere d’avere la botte piena e la moglie ubriaca. Da domani pure io avrò la mia croce con Cicciobello Tranquillo che tornerà a raccontarci per Sky le imprese della nazionale impegnata nel torneo di Trento con Olanda, Austria e Germania. Senza Belinelli, il Gallo e il Mago che si aggregheranno di nuovo agli azzurri martedì nel raduno di Trieste. E così Superbone Vitali e Cervi a primavera, che s’è sistemato ad Avellino, saranno ancora da Nba. Tra uno strillo, un grido e un urlo. Ma basterà mettere i tappi nelle orecchie o, come me, prenderla sul ridere.