Segnati, devastati, lacerati dal 13 novembre, parliamo d’altro o almeno proviamoci. Dobbiamo farlo. Anche dei quattro chili che ha perso Gonzalo Higuain grazie a una dieta di pesce. Come ha scritto l’amico Paolo Prestisimone con coraggio. Quello che a lui non è mai mancato. Si va avanti. Proprio alla faccia di quei bastardi che hanno ucciso Valeria a sangue freddo. Assassini spietati, vigliacchi, animali. Adesso scappate, ma non sfuggirete mai alla nostra memoria che v’inseguirà sempre. E dovunque. La strage di Parigi ha soffocato il resto delle notizie dal mondo, ma restiamo a quelle della nostra piccola Italia. Dove se ne trovano già abbastanza. Dalla Gazzetta: la Cassazione ha confermato la condanna a due anni e mezzo per peculato continuato ad Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1. Che quindi ha e non avrebbe, togliete pure il condizionale, utilizzato la carta aziendale della Rai per 65 mila euro senza giustificare il motivo della spese compiute. Minzolini decadrà da senatore: credo che sia il minimo della pena, ma non farà, come il suo grande capo, neanche un minuto di galera. Al massimo pure lui finirà ai servizi sociali. Non cerca vendetta neanche Tiziana Ferrario, che l’ex direttore aveva rimosso da conduttrice del Tg1, ma soltanto giustizia. E mi pare giusto: non tutti i taglia teste possono ogni volta passarla liscia. Da Chi: Ambra dopo Francesco Renga tra le braccia di un altro. Che bacia appassionatamente. Toccatemi tutti, ma non l’Angiolini: è troppo brava. Come Tiziana. Da Repubblica: stasera a Bologna l’amichevole con la Romania. Me ne ero quasi dimenticato, ma vedrò in tv Inghilterra-Francia a Wembley. Mentre è stata cancellata Germania-Olanda a rischio antentato. Il Conte Antonio apre al futuro: “Orgoglioso d’essere il ct degli azzurri: lo rifarei”. Anch’io, a 450 mila euro (puliti) al mese. “Giochiamo, non dobbiamo rinunciare a vivere”. Già un po’ meglio. Rinunciasse anche al dottor Chiellini, completamente fuori palla, e tornasse al suo 3-5-2 sarebbe molto meglio ancora. In difesa Bonucci tra Barzagli e Rugani: chiedo troppo? Probabilmente sì. Anche perché sarebbe un affronto troppo grande ad Allegri che non fa mai giocare il ventunenne di Lucca, faccia pulita, nessun cartellino giallo, che piace da impazzire a tutti, soprattutto a Sarri che lo ha avuto ad Empoli e ora lo vorrebbe al Napoli, ma anche al Manchester United che offre più soldi dei venti milioni di euro buttati sul piatto dallo zio Aurelio. Piace a tutti, tranne che incredibilmente all’Acciuga di Livorno. So della rivalità tra Pisa e Livorno, dove dare del pisano è peggio che offendere la mamma. O tra Pisa e Lucca. “Meglio un morto ‘n casa che un pisano all’uscio”. O tra Firenze e Siena. Come cani e gatti. Ma tra Livorno e Lucca? Fatemi sapere. Siena e Pisa erano ghibelline e Firenze e Lucca, entrambe guelfe, alleate tra loro, ma quanti secoli sono passati da allora? E Allegri ha la memoria così lunga? Tanto più che furono proprio i Medici fiorentini a costruire il porto di Livorno bypassando quello di Pisa troppo caro per i loro affari. Qui c’è sotto qualcosa che non mi quadra tra Daniele e l’allenatore della Juve. Che difficilmente riuscirò a scoprire da solo. Però potreste sempre provare a chiedere aiuto ad Alfonso Signorini. Che, se le cose non le sa, c’impiega poco ad inventarle.