Nuovo incontro all’osteria tra Domenicali e Petrucci

Sarà anche un tormentone, lo so, ma non mi darò pace e non vi darò tregua finche non verrò a scoprire chi ha vinto la storica sfida di ciapa no tra i due candidati principali all’Oscar di perdente di successo 2013-14. Un bel duello: niente da dire. Giannino Petrucci contro Stefano Domenicali. Il primo ha perso i Mondiali di Spagna, ai quali parteciperà la Finlandia, dove il basket conta meno della tradizionale corsa dei Babbi Natale sulle renne. Il secondo è stato la barzelletta, raccontata dall’inviato di Repubblica, del Gran Premio del Bahraian: “Che ci fanno due taxi rossi, uno guidato da Alonso e l’altro da Raikkonen, in pista tra le monoposto della Formula Uno?”. Senza dimenticare che Raffaele Pagnozzi, che è il suocero di Alessandro Nesta, ha perso la corsa alla presidenza del Coni allo sprint con Giovanni Malagò solo perché l’ha sponsorizzato Petrucci nell’ultima cena. O tralasciando che l’ex team principal della Ferrari è stato recentemente oggetto delle attenzioni anche di Gene Gnocchi: “Perplessità sulle dimissioni di Domenicali: la Ferrari le ha accettate in un secondo e 14 millesimi”. Per questo sono molto arrabbiato con Dembinsky, o come cavolo si scrive, che domenica sera a Schio ha avuto al suo microfono il nostro Giannino e non gli ha domandato in diretta come fosse finita la partita di ciapa no tra lui e Stefano il primo maggio a Teano. Ma che ci faceva Petrucci a Schio? Era lì per la finale 5 che ha assegnato il sesto scudetto negli ultimi dieci anni alla Famila del commendator Marcello Cestaro che per altrettanti anni è stato presidente del Calcio Padova senza riuscire mai a conquistare la serie A. Se invece volete anche sapere come Petrucci ha raggiunto Schio da Teano non chiedetelo a Denbinsky, o come cavolo si scrive, che non sa nemmeno lui come sia arrivato alla Rai. Ve lo dico io: in questi tempi d’austerity con l’accelerato che da Caserta a Vicenza non salta neanche una stazione e ferma persino a Maranello, dove nessuno si ricorda più chi sia Domenicali. Il quale ha fatto sapere a Flavio Vanetti del Corriere della sera d’aver avuto un passato da cestista. E per questo vorrebbe fare il presidente della Lega Basket o il supermanager della palla nel cestino? Ma mi faccia un piacere. Neanche gratis lo vorrei. Piuttosto Vanetti sì che mi potrebbe togliere questo macigno che mi tormenta da una settimana: chi ha vinto tra i due a ciapa no? Perché a me mai lo diranno, ma all’inviato del Corrierone sì. Visto che Petrucci e Domenicali s’incontreranno di nuovo oggi in qualche altra trattoria del nord Italia per la rivincita di Teano. Della quale il mio amico Flavio s’è offerto d’essere il giudice-arbitro.