Non vi sembra da pazzi o da pazze giocare domani alle 15?

erikksson

Mi dicono che quella di stasera alle 21 tra Francia e Stati Uniti a Parigi sarà la finale, anticipata ai quarti, del Mondiale. Francamente non so se sia proprio così: di calcio in rosa poco me ne intendo e neanche m’interessa capirne di più. Anzi, devo stare molto attento a come parlo perché fanno presto a darti del sessista se non la pensi come loro. E cioè come Emanuela Audisio e Gaia Picardi, due belle penne ma pure due paurose scassa-marroni. Bisognerebbe semmai domandarlo a Giancarlo Padovan, irrequieto giornalista di Cittadella, che era ancora capo servizio dello sport al Corriere della sera quando, alla fine del secolo scorso, prese il patentino d’allenatore seguendo i corsi di Coverciano e allenò per quattro anni, dal 2005 al 2008, addirittura il Torino femminile in serie A nonostante nel frattempo fosse diventato (buon) direttore di Tuttosport e avesse in gran simpatia la Juventus di Moggi, Giraudo e Bettega. E comunque, se volete farvi un’idea del personaggio, potrete vederlo su Sky in Studio Women’s World Cup con Alessia Tarquinio che sfodera ogni volta un vestito più sbalorditivo e vaporoso dell’altro. So però che bisogna essere matti, o matte, a giocare alle 15 come toccherà domani alle azzurre di Milena Bertolini contro le (favorite) olandesi sotto il sole a picco di Valenciennes. Saranno come minimo 33 gradi all’ombra. In più c’è il rischio dei supplementari e che qualcuna finisca arrostita sullo spiedo. Già negli ottavi con la Cina a Montpellier prima di cena la povera Cristiana Girelli dopo mezzora era stracotta. E Barbara Bonansea respirava a bocca aperta con la lingua che spazzolava l’erba. Figuriamoci domani. Non ci voglio nemmeno pensare e mi sembra impossibile che nessuno se ne sia in questi giorni lamentato. Anche perché nemmeno le televisioni saranno contente di trasmettere a quell’ora la partita pur essendo sabato pomeriggio e nessuno con questa calura s’azzarderà di mettere il naso fuori di casa. Però c’è anche chi va al mare o è già in vacanza. Ci si preoccupa piuttosto (Gaia Picardi) di come chiamare il cittì: mister, miss, coach o soltanto per nome di battesimo? Per Sara Gama e compagne la Bertolini è così soltanto Milena. Mentre Emanuela Audisio s’indigna perché ci si scandalizza per il bacio tra Magdalena Eriksson e Pernille Harder “che fa (ancora) notizia”. Però intanto lei ci ha ricamato un pezzo e il suo giornale (Repubblica) ha pubblicato la foto a colori. Come ho fatto anch’io nel mio piccolo. Senza vederci nulla di strano e di piccante. Le due sono compagne di vita da sette anni. La svedese è un difensore del Chelsea, la danese è un attaccante che gioca in Germania nel Wolfsburg: il resto non m’interessa e men che meno cosa ne pensano i social. Se non che sono due belle ragazze bionde. Con la coda di cavallo. Semmai non vi sembra una buffonata che Buffon sia tornato alla Juve per guadagnare ancora un paio di milioni di euro e che Balotelli ne voglia sempre intascare il doppio senza più muovesi dall’Italia? Eppure con le donne continuano ad avere successo e nessuna di loro grida allo scandalo. Men che meno Ilaria D’Amico o Anna Billò.