Tentennavo. Più di Re Tentenna. Dal titolo di una satira che Domenico Carbone scrisse contro Carlo Alberto che concedeva col contagocce le riforme e per questo fu arrestato dal re di Sardegna. Era il 1847. Centosettandue anni dopo poco è cambiato. Nel senso che la satira attacca il potere e il potere si difende cercando di chiudere la bocca a chi, ridendo e scherzando, racconta verità che scottano o sono molte scomode. Come fa la Banda Osiris con il vostro Grillo parlante che vorrebbe sempre appiccicare al muro. Tentennavo da giorni, stavo per l’appunto dicendo, se infilare o meno Francesco Bonfardeci nella loggia massonica del nostro basket. La sua erre moscia in fondo non mi disturbava più di tanto. Neanche quando si perdeva dietro la “carrrriera di Gallinari”. Anzi, mi metteva di buon umore. Come quella di Renzo Arbore. Bonfardeci, o undici o dodici, chiamatelo come volete, deve essere anche un bravo ragazzo finito – suo malgrado – nella rete di Ciccioblack attorno al quale è costretto a scodinzolare se vuole raccogliere ancora qualche briciola di telecronaca della Nba su Sky dopo che anche Paola Ellisse (024) e Alessandro Mamoli (018) l’hanno rifiutata sdegnati. Poi però l’ho visto l’altra sera in studio riverente persino nei confronti di Dario Vismara e ieri pomeriggio cinguettare amabilmente con Mauro Bevacqua come nemmeno Tranquillo fa con Pessina. “Tu sì che mi capisci, caro Davide, anche se non ti chiami Agata”. Dovrei ridere? E mi sono proprio cadute la braccia. Vismara e Bevacqua sono infatti gli ultimi arrivati nella redazione sportiva di Rogoredo: il primo mi sembra la capretta del nonno Heidi, il secondo non so neanche che faccia abbia, ma sono entrambi i cocchi del capo e questo evidentemente è bastato perché Bonfardeci si mettesse subito a pelle d’orso ai loro piedi andando fuori di testa. Ora la tripla da nove metri di Kyrie Irving, sparata in faccia a Kawhi Leonard durante Boston-Toronto, ha senz’altro girato il duello dell’Est in favore dei Celtics, ma un canestro molto simile lo ha anche segnato domenica Riccardo Moraschini contro Trento dando la vittoria a Brindisi e nessuno per questo ha gridato al miracolo sino a perdere la voce per tre giorni e quattro notti. E così sapete allora adesso cosa faccio? Per non saper né leggere né scrivere, li affilio tutti e tre contemporaneamente e gratuitamente alla Banda dell’Osiris: Bonfardeci con la tessera numero 057, Bevacqua con la 058 e Vismara con la 059. Mentre la 060, già che ci sono, l’assegno a Gianmaria Vacirca che è tornato in pista a luglio per volere di MaraMeo Sacchetti (010) che l’ha portato a Cremona nel ruolo di responsabile scouting e coordinatore dell’aria tecnica della Vanoli. In pratica prendendo il posto del direttore generale Andrea Conti (061) passato a Varese dove ancora oggi ricopre la poltrona di general manager a sua volta lasciata libera da Claudio Coldebella (033) che sempre quest’estate all’improvviso è volato in Russia all’Unics Kazan. Come le ciliegie, e come è sotto gli occhi di tutti, un bandaosiris tira l’altro. Del resto è nello statuto di tutte le massonerie che si rispettano occupare il maggior numero possibile dei siti di potere attraverso una serie di scambievoli raccomandazioni e in questo caso con un disegno comune studiato apposta per mettere il bastone tra le ruote a Milano e sputtanare Armani e Proli. In verità Vacirca è una mosca bianca. Anzi, bianconera. Essendo un simpatizzante convinto della Juve e della buona cucina italiana. Al contrario di Ciccioblack e di molti suoi sottopancia che tifano Milan e si nutrono esclusivamente di porcherie made in Usa. E bevono Coca Cola anche a tavola. Quindi mi andrebbe anche un sacco a genio se non fosse troppo amico di Tranquillo e di Sacchetti per i miei gusti. Stasera sono a Treviso. Sperando che Max Chef Menetti con un americano solo (Dominez Burnett) non perda anche con l’altra Piacenza (Bakery). Quella del Patata Di Carlo (055), l’unico che quest’anno ha messo in ginocchio Antimo Martino e la sua Fortitudo lanciatissima verso il ritorno in serie A che nessuna squadra ormai può più sbarrarle.
Post scriptum: la top ten della Banda Osiris aggiornata alla fine del girone d’andata e, tra parentesi, il numero di tessera massonica che non necessariamente coincide con il ranking: 1. Ciccioblack Tranquillo (001), 2. Iena ridens Bassani (002), 3. San Bernardi (023), 4. C10H16O Canfora (003), 5. Semolino Chiabotti (013), 6. Torre di Pisa (037), 7. MaraMeo Sacchetti (010), 8. Zio Fester Aloi (007), 9. Falci e Martelli (022), 10. So-na-lagna Soragna (006). (-5- osiris continua)