Cosa ci voleva? Nulla. Bastava fare 1+1 e con un fava si sarebbero potuti benissimo prendere due piccioni. Ma il caldo fa brutti scherzi e così ci si appisola di giorno e di notte si contano le pecorelle. E non ci si soffia il naso se i kleenex non te li passa Proli. Solo un paio di passi indietro. Come i gamberi. La primavera sta finendo, Reggio Emilia conduce 2-1 su Sassari, si rigioca domani sera e sarà 2-2 dopo un tempo supplementare. Napoleone Brugnaro è sindaco di Venezia da cinque giorni e passeggia in centro a Mestre fumando il sigaro e chiacchierando con tutti. Scrive Elisio Trevisan del Gazzettino: “Il patron della Reyer è populista come lo era Gentilini (ricordate lo Sceriffo?) a Treviso e alla lunga, se avrà la bravura e la fortuna di durare, prima o poi stancherà”. E poi sarei io il cattivo? “Ma ora siamo all’inizio e un sindaco che cammina in piazza senza fanfara a seguito non si era mai visto”. L’orologio della Torre segna le otto e 37. Quel venerdì come oggi. Ma non è questo di cui vi voglio parlare. Più o meno alla stessa ora Daniel Hackett annuncia via Instagram il suo addio a Milano con un “grazie di tutto” e un “in bocca al lupo” che non convince proprio nessuno. Stavolta deve averla combinata davvero grossa. Di nuovo. Per rinunciare ad un contratto di 750 mila euro: non vi pare? Ma non è nemmeno di questo che vi voglio parlare. Anche se è curioso che dopo quasi tre settimane nessuno abbia ancora messo il naso su questa “risoluzione consensuale” che puzza molto di bruciato. Tanto che per una volta devo dare ragione a Cicciobello Tranquillo: queste cose negli Stati Uniti d’America, che è il Paese del Watergate, e nella Nba non succedono. E nove volte su dieci la verità viene a galla. Ne sa qualcosa il povero Tiger Woods e non aggiungo altro. Livio Proli è intanto tornato al potere. E allora mi sono subito chiesto: cosa farà ora? In primis convincerà Alex Gentile a rimanere. Detto fatto: prolungamento del contratto del capitano sino a giugno 2018. Poi c’è il discorso dell’allenatore: Luca Banchi all’Armani ha fatto il suo tempo e va sostituito in fretta e furia. Con chi? Avevo pensato a Simone Pianigiani e non ci sono andato molto lontano. E se ho sbagliato è perché ignoravo che l’amato cittì fosse legato full-time alla nazionale di Giannino Petrucci non sino alla fine dei prossimi campionati europei di settembre in Germania, ma sino all’estate del 2016. Poco male: per la mia crassa (ma anche grassa) ignoranza gli pagherò molto volentieri una cena di pesce dove so io e dove non ci potrà vedere nessuno. Arriva così Jasmin Repesa dalla Croazia. Dove stanno facendo ancora festa. Come ad un amico ha confessato il grande Sergio Tavcar. Vuoi perché il Cedevita di Zagabria si è beccato un robusto buyout. E quando dico robusto non esagero. Vuoi perché Repesa è molto esigente negli acquisti e costoso. Come avrà modo Proli presto d’appurare. Ecco, proprio del mercato di Milano vi volevo parlare. Il 20 di luglio ho difatti scritto su questo blog e titolato: Cinciarini e Datome all’EA7 Armani? Ovviamente con il punto interrogativo perché il Cincia stava ancora giocando le finali-scudetto e Datome se può rimanere nella Nba sarebbe più contento. Ebbene nel pomeriggio, mentre qui addirittura grandinava, Andrea Cinciarini (dopo tante storie) ha firmato un triennale che nelle prossime ore vi saprò anche dire di quanti euro, ma che non credo di spararla troppo grossa se vi rivelo che sarà di sicuro superiore complessivamente al milione (e forse mezzo). Ma non mi devo vantare, né fare la ruota come i pavoni o ingrassare come un cappone per il pranzo di Natale: semplicemente ho fatto 1+1 che al mio paese fa ancora 2 e ho preso due piccioni con una fava: Gentile più Cinciarini. E oggi pure Charles Jenkins dalla Stella Rossa di Belgrado. La Grissin Bon avrà 120 mila di buyout coi quali magari ingaggerà Stefano Gentile che prima di cena ha chiesto allo stesso agente di Alex e Andrea che altro non è che il mio amico di vecchia data, il Gabibbo Sbezzi. Che è stato visto oggi dalla parti di Reggio Emilia. Max Chef Menetti e Alessandro Frosini domani partiranno invece per gli States dai quali magari torneranno con un playmaker a stelle e a strisce con la pelle nera che non ha il Cincia. E qui il cerchio si chiude. Ringraziando Proli che mi ha ascoltato e ieri ha confessato che farà di tutto per portare Gigi Datome a Milano nonostante la spietata concorrenza del Fenerbahce. Mentre, come vi avevo anche già preannunciato un mese fa, CamoMelli alias BonoMelli è finito tra le braccia di Gas Gas Trinchieri al Bamberg, campione di Germania. Dalla quale potrebbe arrivare il lungo dell’Alba Berlino, Jamel Claims McLean, per non far rimpiangere Samardo Samuels. A cui Repesa forse ha rinunciato a cuor troppo leggero.