Vi conosco mascherine. Sono almeno tre giorni che mi aspettate al varco, ma non m’illudo che nel frattempo vi sia venuta l’ansia da stress perché non mi sono ancora fatto vivo dai monti o dal mare. Tanto, prima o poi, di qui dovrà passare: giustamente questo avete pensato. Ed infatti è inutile che continui a menare il torrone con la storia della bassa e dell’alta pressione o dell’aria condizionata che mi ha spappolato i bronchi. Da lì non vi spostate. Peggio dei cinesi sulla sponda del fiume. E allora coraggio: l’ho sparata grossa, non lo nego, il 16 luglio scorso quando ho titolato “Il Pipita alla Juve: anche se lo vedo non ci credo” e adesso calpestate pure questo uomo morto. Al quale però, concedeteglielo, non poteva mai passare per l’anticamera del cervello che Agnelli e Marotta potessero inventarsi una spesa così folle. O forse 90 milioni tondi tondi per Gonzalo Higuain, 28 anni e mezzo, li valga o non li valga, vi sembrano un acquisto di buon senso o di tutti i santi giorni? Neanche Berlusconi e Moratti sono mai arrivati a spendere queste cifre al supermarket delle pedate e solo Gareth Bale è costato sinora di più al Real Madrid che ne sganciò 100 al Tottenham nell’estate del 2013. L’anno scorso, più o meno di questi tempi, la Sampdoria di Walter Zenga perse 0-4 in casa con il Vojvodina. Apriti cielo. Solamente Diletta Leotta non drammatizzò l’accaduto: in fondo, raccontò dallo studio di Sky Sport24, si è trattata solo di un’amichevole di fine luglio. Peccato che la partita valesse invece l’andata dei preliminari di Europa League dalla quale i blucerchiati furono subito esclusi nonostante la vittoria per 2-0 nel ritorno di Novi Sad. Nel settembre del 2014 Sergio Marchionne, per far fuori Luca Cordero di Montezemolo dalla presidenza delle Rosse di Maranello e sostituirsi a lui, disse a Cernobbio questa celebre frase: “Un manager della Ferrari non si giudica solo per i risultati economici ma anche per quelli sportivi”. Difatti Vettel o Raikkonen non vincono un Gran Premio da ben undici mesi e diciotto corse. E ancora sempre il numero uno della Fiat Chrysler quattro mesi fa: “Quest’anno la Ferrari punta al Mondiale e il modo migliore per farlo è partire subito in Australia con una vittoria”. Difatti Hamilton e Rosberg hanno dovuto scontrarsi una volta per perdere un Gran Premio su undici in tutto il 2016 ed è successo a metà maggio in Spagna, però ugualmente non ha vinto la Ferrari ma lo spatentato Max Verstappen. Eppure non mi sembra che nessuno abbia messo in croce la mia Diletta, che anzi è diventata una donna in carriera molto cara al boss di Sky, Marco Mammì. O forse i giornali della Rcs si sono mai sognati di muovere mezza critica all’operato di Sergio Marchionne in sella al suo Cavallino rampante? Non ne ho ricordi. Soltanto Fulvio Solms sul Corriere dello sport ha coraggiosamente osato parlare di anno zero della Ferrari e del dt James Allison che se ne andrà prima della fine della stagione. E quindi, se anche ho scritto che il Pipita non sarebbe mai e poi mai andato alla Juventus, al massimo la pena che mi merito è di comprami un altro paio di occhiali per vedere anche lontano dal mio naso come il grande Gianluca Di Marzio, l’unico del quale mi dovrei sempre fidare a occhi chiusi. Tanto più che in mia difesa dico che il gioco non è valso la candela. Ovvero, mi spiego meglio, non credo che i 90 milioni spesi per Higuain abbiano lo stesso valore dei 110 che la società bianconera incasserà dalla cessione di Pogba al Manchester United. Anche perché più di una ventina finiranno direttamente poi nelle tasche di Mino Raiola senza neanche passare per Corso Galileo Ferraris. E perchè comunque se il Pipita è il miglior bomber in circolazione che la Juve potesse prendere sul mercato, come ha scritto Max Nerozzi oggi sulla Stampa, e posso essere pure d’accordo con lui, voglio magari anche ricordare all’amico che di Paul Pogba non c’è un altro sulla terra che abbia 23 anni e le stesse qualità tecniche da fenomeno. E per questo non si doveva vendere. Come non sono in vendita Ronaldo e Messi. Soprattutto se vuoi vincere la Champions. Intanto lo Zio Aurelio De Laurentiis s’è incontrato nel pomeriggio a Milano in gran segreto (?) con Wanda Nara e questo è uno di quegli eventi che nella vita non si possono perdere per nessuna cifra al mondo. E qui di sicuro non mi sbaglio.