A tutto ci si abitua. Prima o poi. Anche che Federica Pellegrini conquisti la finale mondiale dei 200 stile libero con il miglior tempo del pomeriggio. A 27 anni. Che compirà giusto domani. Senza però eccessivamente entusiasmare Tommaso Mecarozzi e Luca Sacchi, i Bibì e i Bibò della Rai. Che sono bravi, e lo sanno, glielo dicono tutti, ma hanno per i miei gusti troppa puzza sotto al naso e non scendono mai dal pulpito. Farò anch’io un giorno il callo alla dipartenza di Arturo Vidal, quattro scudetti in quattro campionati bianconeri, che tira un calcio di rigore con la maglia del Bayern e non lo sbaglia. Ne sono sicuro: mi mancherà più di Pirlo e Tevez. Per la terza volta di fila intanto Pep Guardiola non vince la SuperCoppa: poco male. La perderà anche la Juve sabato a Shangai e Acciuga Allegri non farà una ruga: in fondo non l’ha vinta nemmeno l’anno passato contro il Napoli di Benitez. Mario Goetze non giocherà nella Juve assieme a Dybala e Morata anche se gli sarebbe piaciuto un sacco, ma Kalle Rummenigge lo conosco assai bene: non è un folle a dar via Mario per una pipa di tabacco. Caso mai sarà Guardiola alla fine della prossima primavera a dover fare le valigie da Monaco di Baviera. Goetze resterà così per i tifosi bianconeri un sogno d’estate: breve e irrealizzato. Come tanti. Se devo essere sincero, non ci avevo mai creduto. Così come dovevo saperlo che la Sampdoria avrebbe fatto una figuraccia (o-4) con il Vojvodina di Novi Sad nell’andata dei preliminari dell’Europa League, ma per fortuna c’è mio figlio, Bruno Majorano, che me lo ha ricordato con una domandina facile facile: dove è stata in ritiro da metà luglio la squadra del Viperetta? A Pinzolo, in Trentino. Risposta esatta. E non serve, credo, aggiungere altro. A patto che nessuno si sogni più di chiedermi perché i gatti neri di Pinzolo si toccano quando attraversa a loro la strada una famosa squadra del pallone. Povero Walter Zenga. E povera Roma. Che ai piedi delle Dolomiti di Brenta si è allenata per una settimana prima della Sampdoria. Ferrero ha tuonato: “Giù le mani da Zenga”, ma nel frattempo ha già contattato Gigi Delneri. Il quale in un primo momento si era dichiarato felicissimo di poter tornare a Genova, ma poi si è presto raffreddato ripensando a dove era andato in ritiro nel 2010-2011 con la Juve che concluse quel campionato al settimo posto. Esclusa clamorosamente dall’Europa. Io comunque non credo a certe cose e piuttosto mi vengono i nervi ripensando che Tommaso Mecarozzi e Luca Sacchi si sono più emozionati per il record del mondo dell’americana di Washington, Katie Ledecky, nei 1500 e per l’oro nei 100 rana di Julija Efimova, la bella russa squalificata (16 mesi) per doping, che per la nostra splendida e unica Federica alla caccia domani del sesto podio iridato della sua impareggiabile carriera. Già, è proprio vero. A tutto ci si abitua. Prima o poi. Anche alla Rai.