Fatemi capire: Casarin vuole andare in montagna o al mare?

Recalcati o Crespi? Questo è il problema amletico. Tutti giurano che il Carletto ha già firmato non per uno ma per due anni con la Reyer, ma allora perché Casarin ha anche ieri sera parlato con Meller che è l’agente di Paperoga? Il mistero è fitto. E la confusione enorme. Difatti anche i due giornali cittadini non sanno più che pesci pigliare. Il Gazzettino martedì era sicuro di Recalcati. Al punto che ha buttato là anche i nomi di possibili acquisti che non sarebbero dispiaciuti all’ex cittì, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene nell’agosto 2004. Uno tra tutti Trevor Mbakwe, il pivot di Roma che colleziona almeno una decina di rimbalzi a partita e che sarebbe per Venezia come il cacio sui maccheroni. Peccato che io odi il formaggio e allora subito mi correggo: come le cotiche sulla pasta e fasioi. Se invece non sapete cosa sono le cotiche, dovete fare una cosa soltanto: spararvi in bocca. E ancora: Maarten Leunen (Cantù), Dwight Hardy (Bologna) o Zeliko Sakic che Recalcati volentieri si porterebbe da Montegranaro. Gira anche la voce di un sbarco in laguna di Matt Janning, ma qui le strade tornano a dividersi perché la guardia del Minnesota con la faccia ancora da bambino, eppure ha 26 anni, è il gioiello che Crespi ha con sé da tre stagioni tra Casale e Siena. In più non è neanche da trascurare il fatto che Venezia ha bisogno anche di un playmaker come del pane e che Marquez Haynes non vedrebbe l’ora di sbarcare con Paperoga nella dolce laguna. Difatti oggi la Nuova Venezia come ha titolato? “Reyer, Crespi in pole per la panchina”. Buttando là i nomi anche di Anosike e Hunter. Chi avrà alla fine ragione? Se devo dire la mia, è da San Marco (25 aprile) che ho vestito Recalcati da gondoliere e non faccio marcia indietro. Però è anche vero che non si capisce perché Gigi Brugnaro non abbia già dato la notizia alle stampe. A meno che non l’abbia fatto oggi a mezzogiorno a pranzo con i miei colleghi, ma non credo. E perché Casarin ammetta d’aver bevuto venerdì solo un caffè sul Terraglio col buon Carletto. Difatti Recalcati tutte le mattine va a fare colazione a trecento chilometri da casa. Ma mi faccia un piacere. Se mi chiedete invece chi tra i due io avrei scelto per la Reyer del prossimo autunno non tentenno un secondo e dico Paperoga. Oppure, per tagliare la testa al toro, avrei ad occhi chiusi preso Artiglio Caja. E comunque fatemi capire: Federico Casarin vuole andare quest’estate in montagna o al mare. Perché se vuole fare qualche bella passeggiata tra i boschi ci sarebbe da scegliere tra Cortina d’Ampezzo e San Candido. Se invece vuole fare qualche nuotata ci sarebbe a due passi la spiaggia del Lido di Jesolo o più lontana la scogliera amalfitana. Basta che si decida. O l’uno o l’altro. Tutte e due le vacanze non sono proprio possibili. Innanzi tutto perché Paron Brugnaro non gliele permetterebbe. E poi perchè, detto tra noi e noi, Recalcati è un tipo d’allenatore e Crespi esattamente l’opposto. Placido più di Domingo il Carletto, quasi schizzato il mio caro Paperoga. Tradizionale il primo, vulcanico il secondo. Che stasera spero non giochi l’ultima partita dell’annata a Siena. In bocca al lupo. Come gli ho detto stamattina. E lui “crepi” mi ha risposto convinto.