Ho anche pensato, dico la verità, che fosse un pesce d’aprile: Alberto Bucci che si candida sindaco di Bologna. Il dottor Stranamore, come lo chiama l’Orso Eleni, ha già presentato il logo: BxB, ovvero Bucci per Bologna, e correrà per una lista civica, immagino di centro destra, visto che nel 2006 tentò la stessa scalata a Rimini per la Casa della Libertà tra i ranghi di Forza Italia e gli andò male solo al ballottaggio con il 40.2 per cento comunque delle preferenze. Poi, ripensandoci meglio, ho presto scartato al volo l’ipotesi di uno scherzo, anche se di buon gusto, da parte dell’ufficio stampa della Virtus. Di cui Albertone è presidente da poco più di un mese. Marco Tarozzi è una persona seria, oltre che un bravo giornalista: dunque la notizia è sincera al mille per mille. E preciso, se posso, che farò il tifo per l’allenatore di tre scudetti con le Vu nere nonostante politicamente non sia della mia stessa corrente di pensiero. Perché sono sempre stato dalla parte dell’uomo, che è una roccia, e del leone della Bolognina che, sempre citando Eleni, sa quando dormire e quando andare a caccia. E invece era davvero un pesce d’aprile. Come aveva dubitato la Tigre, ma se pensate che ricominci tutto daccapo evidentemente non mi conoscete e non avevate fatto i conti con la mia storica testarda pigrizia. Difatti non cambio di una virgola quel che avevo già scritto prima che mi arrivasse nel pomeriggio un’altra mail, stavolta di smentita, dalla [email protected]. Semmai confermo che il Tarozzi è un serio e bravo professionista. E pure, aggiungo, un monello simpatico e sveglio. Al quale stringo volentieri la mano complimentandomi con lui e anche confessandogli: ci sono proprio caduto in pieno. Come un mona mestrino o, se preferite, come un grullo toscano. Insomma ci siamo capiti. Da sindaco a sindaco: la Reyer venduta ai cinesi e Napoleone Brugnaro che conferma a modo suo: “Go da darve una brutta notizia: vendo ea Reyer perché non funsiona più e i cinesi i ga’ ea grana”. Serve la traduzione? Spero di no. Napoleone non parla mica in cinese. Peccato che all’amo di questo pesce d’aprile, anche in video, di Venessia.com non abbia abboccato la Nuova Venezia, ma solo qualche tifoso oro granata che si era già mobilitato per organizzare una manifestazione di dissenso nei confronti del nostro primo cittadino in Campo Manin. Domani finirà la tre giorni di sciopero del Gazzettino di Papetti non Fausto, il famoso sassofonista di Viggiù scomparso nel 1999, né Infausto, ma Roberto direttore-pompiere dal 2006. E così ancora oggi, e poi mai più, vi dovrò fare una svelta rassegna-stampa di quel che è successo dalle mie parti. Cronaca di Jesolo dalla Nuova: aveva derubato un magistrato, domestica patteggia venti mesi. Io capisco tutto, anche un bottino tra soldi e gioielli di circa 300 mila euro, ma proprio in casa del presidente del tribunale penale di Pordenone e dei suoi parenti doveva andare a rubare scaricando ovviamente tutte le colpe su un’innocente badante marocchina? Dalla prima pagina con foto: Elton John in Piazza San Marco con la famiglia. E cioè con il marito, il regista canadese David Furnish, e i loro due piccoli figli. Che per fortuna non hanno incrociato Brugnaro tra calli e campielli. In verità la rockstar, accusato ieri di molestie sessuali da un suo ex bodyguard, è di casa a Venezia: possiede una palazzina del XV secolo alla Giudecca e ha già tenuto due concerti gratuiti di raccolta fondi per il Comune alla Fenice nel 2003 e a San Marco cinque anni dopo. Ma lo sa Napoleone? Perché se ancora lo ignora, qualcuno dovrebbe andarglielo a dire prima o poi. Così non griderà più a Elton John: fora i schei. Insomma ea grana.