Stamattina nessuno mi ha infilato i giornali sotto al portone. Forse perché è domenica e pure la vigilia di Natale. Poco male. Così non mi faranno arrabbiare. Specie quelli di Mamma Rosa e Papà Urbano Cairo in gramaglie. E non mi rovineranno le Feste. Come ci ha provato (invano) anche ieri il Var o la Var: chiamatela pure come volete. Figlio o figlia illegittima di Carlo Tavecchio. Che sarà sostituito da uno anche peggio: scommettiamo? E comunque creatura mostruosa partorita da intertristi e puponi. Con la benedizione di San Gennaro e Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli. Per due giorni i quotidiani non saranno in edicola. Meglio ancora. Così quelli di oggi li potrò leggere assieme a voi domani. Che è Natale. E non ditemi che non lo sapevate. Venerdì è stato il Natale delle Reyer: una festa riuscita male. Coi bambini che s’annoiavano e i grandi che sbadigliavano. Ieri è stato il Natale della Juve: Icardi che sbaglia il rigore e Szczesny, una sola vocale, che impietrisce Schick. Lo Zio Bergomi che sbaglia i congiuntivi e ha una faccia da morto in casa nel salotto del coatto scamiciato (Fabio Caressa). Finalmente un ex che esulta a mitraglia: Medhi Amine Benatia El Moutaqui, capitano della nazionale marocchina. Che andrà al Mondiale di Russia e affronterà nella fase a girone prima l’Iran, poi Cristiano Ronaldo e infine Alvaro Morata. Granata di vergogna e Mihajlovic rosso come un peperone. Dollarumma contestato da San Siro e invitato ad andar subito via dal Milan. Un Natale migliore non me lo sarei neanche potuto sognare. Nonostante il Var e la Var, anime gemelle, ci abbiano provato in tutti i modi a guastarmelo. Già sull’1-0 per il Sassuolo, Cancelo spinge a due mani Berardi in area: non so se fosse rigore, è assai probabile, però vogliamo almeno andare a guardare l’episodio al moviolone? Doveri fa finta di nulla, Cagnaccio Iachini abbaia e l’arbitro lo manda a cuccia in tribuna. Poco prima al San Paolo è di nuovo Operazione San Gennaro. Sottotitolo: Chiagni e fotti. Mertens conquista palla spingendo via in malo modo Barreto, cross e 1-1 di Allan. Massa ricorre al Var che non esamina il chiaro fallo del belga sul doriano. Altrimenti il gol del Napoli sarebbe stato da annullare e ora in testa al campionato ci sarebbe la Juventus. Alla quale la Var non concesse una rete di Mandzukic a Bergamo nel 2-2 con l’Atalanta per un contatto sospetto Lichtsteiner–Gomez a metà campo accaduto un quarto d’ora prima dell’1-3 regolarissimo del croato. E Luis Vinicio ha avuto tempo fa anche il coraggio da Lione di dire: “Al mio Napoli è mancato solo il Var per vincere lo scudetto”. Ma mi faccia il piacere (Antonio De Curtis). Vogliamo invece parlare di Juve-Roma? Parliamone. Alisson frana addosso a Higuain e lo travolge in area senza manco sfiorare la palla. Tagliavento è più orbo del cieco di Sorrento e più altezzoso di Dio Aurelio De Laurentiis: infatti crede sbagliando d’aver visto benissimo e non si fa aiutare dal Var. Per fortuna c’è anche un santo in paradiso che dice sempre il vero e si chiama San Piero. Che ieri almeno ha messo il bastone tra le ruote dell’Ambrosiana e della seconda squadra di Roma. A domani. Così ci facciamo pure gli auguri mettendo magari la testa anche nel cestino dei nostri canestri vuoti.