State uccidendo il basket: fidatevi di Don Chisciotte

sofia

Sancio Panza, di ritorno oggi dalla Mancia, ha voluto subito che lo aggiornassi su tutto quello che si era perso durante le sue lunghe vacanze di Pasqua. E si è messo a fare cotante domande che alla fine ero esausto e ho pure perso la pazienza. Ma perché, gli ho chiesto prostrato, tutte queste cose non te le fai dire da chi ti ha creato ciccione e petulante? E cioè da Miguel de Cervantes Saavedra, discepolo di Juan Lopez de Hoyo, maestro di umanità (varie). “Perché nel 1605 Ciccioblack Tranquillo doveva ancora inventare il basket che poi gli spagnoli chiamarono baloncesto e gli italiani pallacanestro”. Sciocco, devi aver bevuto troppo vino tinto e mangiato troppe tortillas al nostro paese: il basket è stato messo al mondo da James Naismith nel dicembre del 1891. “Scusami, signore, ma, sentendolo pontificare a destra e a manca, ero sicuro che l’avesse inventato Ciccioblack questo bel gioco. E comunque quanta fretta aveva The Doc se, dopo aver scritto le tredici regole fondamentali della pallacanestro, si è dimenticato di cucire il fondo del cestino con ago e filo?”. Questo lo raccontano quei burloni del calcio che pensano che non sia sport tutto quello che non è fatto con i piedi. “E invece giusto ieri, prima di prendere l’aereo per la Malpensa, ho visto una partita di Eurolega nei Paesi Baschi che è stata un vero spettacolo. Mentre stasera c’è Barcellona-Real Madrid al Camp Nou che magari finirà per essere una lagna tremenda”. Non credo. Messi contro Cristiano Ronaldo è già di per sé un duello entusiasmante. Anche se convengo con te: il quarto periodo di Vitoria-Real è stato fantastico. Altro che Nba. Sergio Llull e Sergio Rodriguez segnavano da tutti i cantoni, ma è stata una tripla di Davis Bertans all’ultimo secondo a firmare l’89-88 per gli incredibili baschi di Velimir Perasovic. Altro che l’Armani. Ma piuttosto dimmi: ti ho lasciato in sella ad un somaro con le bisacce e ora tu mi viaggi in charter e magari anche in business class. “I tempi cambiano, mio Don Chisciotte, e, se proprio devo dirtela tutta, mi sarei anche stufato di combattere tutti questi mulini a vento”. Proprio adesso, zoticone, mi vorresti abbandonare? “Sarà mai, però non vede che Giannino Petrucci sta uccidendo la nostra pallacanestro per fare gli affari suoi e nessuno, a parte lei, manco fiata?”. Lo sai Sancio, io non mi vendo se non a caro prezzo. E in verità anche Reggio Emilia, Trento e Sardara hanno provato a ribellarsi giustamente chiedendosi: perché Milano sì e noi niente? “Perché Milano ha Giorgio Armani: non l’ha ancora capito? E la nostra squadra olimpica vestirà EA7 pure a Rio de Janeiro. Come ai Giochi di Londra e di Sochi. La prego, don Chisciotte, torni con i piedi per terra e, già che c’è, dimentichi anche Dulcinea del Toboso, che poi non è nemmeno una gran dama, né una principessa, ma, ben che vada, la villana Aldonza Lorenzo che ha un certo odorino da maschio quando suda lavorando sui campi ed è pure inviscidita”. Maledetto, gli disse il cavaliere errante: quando attacchi ad infilare proverbi e chiacchiere non c’è che Giuda che ce la faccia a sopportarti e a portarti al diavolo. “E allora gliene dico un’altra, basta che non s’arrabbi di nuovo: fra il sì e il no di una donna non m’azzarderei a mettere la punta di uno spillo perché non c’entrerebbe. Ma ora, tornando in noi, mi dica: andrà alle Olimpiadi la nazionale del Messi(n)a?”. Giorgio Armani spera francamente di no visto che con la stoffa che gli serve per gli azzurri del basket vestirebbe, se non dieci, almeno otto squadre di ginnastica artistica. “Ti prendi forse gioco di me?”. Sia mai. Di sicuro se il mio Giannino non andasse a Rio dopo tutti i casini che ha combinato, mi dispiace per il concittadino Ettore, ma me la riderei di gusto. “Se ti legge Paron Zorzi stai fresco”. Mi legge di sicuro ogni giorno rientrando la sera dal golf. “E non ti dice niente?”. Sì, mi dice d’andar giù ancor più duro con tutti i pasticci che combinano EuroLega, Fiba e Legabasket e che non interessano un casso alla gente. “Intanto il suo SottoMarino è saltato in aria”. Ne avrà anche fatte di tutti colori, ma era ormai stretto tra l’incudine e il martello e non è l’unico colpevole di una guerra tra Bau Bau Mann e Don Bertomeu molto più grande di lui. E con troppi soldi in ballo. Come gli 872 milioni che la Img ha promesso all’Eurolega per un format a 40 squadre d’alto livello e non per un’EuroCup da due soldi. “Ma alla fin fine le tre magnifiche ribelli caleranno le braghe?”. A questo, mio Sancio, ti risponderò magari un’altra volta, però penso di sì: adesso a Petrucci non resta che sbatterle in galera e poi avrà fatto a tutte e tre di tutto e di più. Ma ti lascio con un capolavoro d’ironia: a volte i folli diventano cavalieri e i somari sono i cavalli dei loro scudieri. Grandissimo Cervantes. (2 continua).