Cicciobello Tranquillo e Dan Peterson a confronto

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Vi tranquillizzo subito: il carabiniere calabrese che mi ha ritirato la patente nella notte di domenica a Pieve di Cadore mi ha giurato che non sa neanche chi sia Flavio Tranquillo. E gli credo. Difatti quali sono i fans del piccolo uomo che, per darsi un tono, porta gli occhiali più insulsi e banali di questo mondo? Li dividerei in tre categorie: gli immaturi, cioè i ragazzi che devono ancora prendere la maturità, e chi sa mai se un giorno ci riusciranno, i pensionati appisolati sulle panchine dei giardini pubblici che si svegliano e si scuotono ad ogni suo isterico urletto, più gli Alessandro che di cognome fanno Del Piero e mammoletta Mamoli che, pur d’essere uguale a Cicciobello, ha assoldato Maurizio Crozza e Max Giusti perché gli insegnino a imitare Tranquillo anche quando s’ingozza d’hamburger e di hot dog con le patatine fritte. Detto questo, devo anche precisare che non mi hanno tolto per ventiquattrore la patente perché ero al volante ubriaco fradicio, come avranno senz’altro subito ipotizzato quegli stupidi della confraternita dell’Osiris, ma solo perché mi ero dimenticato di rinnovare da dieci mesi la patente di guida. E qui devo ammetterlo: sto rincoglionendo a vista d’occhio e al punto che adesso parlo anche con gli specchi. Uno dei pochi infatti che si è salvato dall’ira di Tranquillo e non è finito in mille pezzi quando Cicciobello bramava invano di sentirsi dire che è il più bravo telecronista del reame, mi ha svegliato stamattina dicendomi d’aver letto il pezzo di ieri su questo blog e di non essere assolutamented’accordo con me. Hai scritto – mi ha tirato le orecchie lo specchio sopravvissuto – che Dan Peterson è cento volte meglio di lui. Ti sbagli e di grosso: il Coach è mille volte più in gamba del Cicciobello di Sky. Giustissimo. E difatti, prima ancora di farmi la barba allo specchio, gli ho chiesto umilmente perdono e promesso che non mi sognerò di riscriverlo mai più. Del resto, facendomi pensare, che non è il mio forte, in quale ramo della vita, sì insomma, in quale mestiere Tranquillo avrebbe la pretesa di potersi paragonare o d’avvicinarsi appena al grande Dindondan? Non certo come allenatore: è lapalissiano. Anche se Cicciobello si crede secondo in tattica alla lavagnetta soltanto forse a Gas Gas Trinchieri e sicuramente superiore a Simone Pianigiani che critica a tutte le cene con la sua confraternita masticando amaro ad ogni successo, per lui davvero incomprensibile, del nostro amato cittì. Senza contare che Peterson è tornato ad allenare l’Olimpia a 75 anni suonati, mentre il piccolo milanese d’origini calabresi non mi risulta che a 53 abbia ancora vinto il torneo dei sestieri o di mio nonno in carriola. In cuor suo ritiene anche d’essere uno scrittore. Parola grossa, ma mi spiace: sta a Dan come Salieri a Mozart e pure qui, per aver esagerato nel paragone, chiedo venia al maestro del geniale e ribelle allievo di Salisburgo. E comunque è come non è, ma ad ogni fatica firmata dal Coach corrisponde sempre un best seller. Oppure basta fare il giro d’Italia, esibendo orgogliosamente il proprio libro in qualsiasi scantinato del Belpaese, per essere considerato una bella penna? Assolutamente non penso. Anche se lui in questo si è molto impegnato arrivando a stabilire un imbattibile record: quello del numero di presentazioni di “Altro tiro altro giro altro regalo” maggiore di quante sono state poi le copie dello stesso libro vendute. Per non parlare di quelle lette oltre le due o le tre pagine. Tra meno d’un’ora Flavio Tranquillo tornerà comunque in pista con Davide Pessina per fare, dopo la vergognosa vigliaccata – chiamiamola eufemisticamente così – tirata a Dan, quello che gli riesce meglio, cioè la diretta su Sky Sport Plus di Italia-Georgia nel primo dei tre giorni del torneo di Trieste. Difatti me ne andrò stasera volentieri a mangiare la pizza a San Vito di Cadore con la Tigre che al ritorno, bontà sua, mi lascerà anche vedere la partita registrata ad una condizione: che schiacci il pulsantino del telecomando in alto a sinistra con una ichs sul simbolo del volume. Neanche lei del resto, come Sandro Gamba e Giannino Petrucci, sopporta la telecronaca di Cicciobello e solo a sentire la sua voce le vengono i nervi e le passa il sonno. Dandovi di nuovo appuntamento a domani prima che gli azzurri affrontino alle 18 Michigan State per la quarta puntata della love story estiva con Tranquillo, la mia cara musa ispiratrice.