Torna in edicola il mio gazzettino che chissà perché qualcuno sperava che fosse andato in mona. Come si dice dalle mie parti senza per questo essere volgari. Non chiude il Gazzettino doc del sassofonista trombone che ha toccato il minimo storico delle copie vendute. Non chiude la Gazzetta dello sport che ha fatto un buco nell’acqua con la sua televisione che non so neanche su quale canale del digitale si veda. Non chiude il Giorno che mi dicono abbia persino cambiato nome per la vergogna. Certo è che questo Riffeser o Riefeser o come cavolo si scrive è davvero un editore come non ce ne sono altri di eguali sulla faccia della terra. E allora ditemi voi: perché dovrei chiudere io che non ho debiti, né padroni, né cambiali da pagare? Trentatrè righe al giorno. Leggendo insieme i giornali o guardando la televisione. Storie di vita quotidiana o di quel che mi gira o mi passa per la zucca. Stamattina ho ucciso tre zanzare. Spiaccicandole sulle mattonelle bianche del bagno. Però non farò nemmeno un’ora di galera. Questo vi racconto non per parlare della giustizia in Italia, di cui è meglio non parlare, ma di un’estate che non finisce più. Venticinque gradi in Sicilia, ventidue in Trentino. Anche se oggi è proprio l’estate di San Martino. Celebrata da Giosuè Carducci. La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar. C’è in verità una nebbia che non si taglia nemmeno con il coltello. Tanto che stasera ci provo lo stesso: vado a Sant’Elena per il derby tra Venezia e Mestre di serie D di calcio, ma non so se vi potrà vedere da porta a porta. E non era difficile prevederlo alle 20.30 nel cuore della laguna. In alternativa c’è la Reyer in Eurocup contro il Saragozza al chiuso del Taliercio. Intanto Napoleone Brugnaro chiede scusa: “Sono scivolato sulle banane”. Meno male. E torna il vecchio trenino delle Dolomiti da Calalzo a Dobbiaco passando per Cortina d’Ampezzo. Si parla di un investimento di un milione di euro per il progetto da coprire poi coi fondi Ue, mentre ce ne vogliono due per ospitare il preolimpico di basket a Torino. Dov’è l’errore? A proposito degli ampezzani, è andato giù duro il presidente della Federazione internazionale sci (Fis), l’amico Gianfranco Kasper: “Cortina non creda d’avere già il Mondiale del 2021 in tasca. La candidatura unica non vuol dire che la manifestazione le si già stata assegnata”. Poche storie: io sono perfettamente d’accordo con lui. Non è stato infatti sinora fatto nulla per potenziare le infrastrutture fatiscenti della Perla delle Dolomiti. Che non ha eguali al mondo, ma cade a pezzi. In più sapete a chi la nostra federazione, presieduta da Flavio Roda, avrebbe voluto affidare la guida dell’evento alpino? A Antonio Mastropasqua, l’ex presidente dell’Inps, finito agli arresti domiciliari. Come ha ragione Israele a vietare la visita di Matteo Salvini a Gerusalemme. O vogliamo continuare tutti prenderci per il sedere?