A Mamma Rosa e agli Autogol è ancora avanzato di prenderlo per il sedere: sembra il sosia di Aristoteles, il bomber brasiliano di Oronzo Canà. Nessuno invece ha detto niente di Sky che, illustrando la formazione dell’Udinese prima della partita con il Milan, non aveva neanche la figurina di Rodrigo Becao, pseudonimo di Rodrigo Nascimento Franca, il numero 50 di Tudor che ha inzuccato in rete il gol con il quale i bianconeri friulani, alla faccia vostra, hanno rispedito all’inferno il Diavolo di Giampaolo molto più ridicolo della Longobarda di Lino Banfi e della tivù di Murdoch. Che si dà un sacco di arie e poi non sa niente del ventitreenne difensore di Salvador de Bahia che pure l’anno scorso ha giocato 28 partite nel Cska di Mosca. Ma si può? Eccolo allora quell’anima lunga di Rodrigo Becao (un metro e 92) nella foto qui sopra mentre esulta tra tanti rossoneri scornati e con il morale sotto ai tacchetti: l’ennesimo colpo grosso di Gino Pozzo che l’ha acquistato per non più di un paio di milioni di euro che bisognerebbe chiederlo a Marteo Salvini a quanti rubli equivalgono. Piuttosto l’avete visto con quale giacchetta a quadretti rossi si è presentato Paolo Condò, detto il Bombolone, alla ripresa del campionato di serie A? Nemmeno quell’uomo che gridava “Gelati” avrebbe avuto il coraggio di vestirsi in quel modo. Evidentemente Lele Adani fa tendenza nel grande circo di Sky che ieri sera ha già festeggiato lo scudetto dell’Inter dopo la vendemmia nerazzurra nel posticipo di San Siro. “Il Lecce è una buona squadra” ha detto il Conte Antonio al termine della grande abbuffata. Meno male. Altrimenti avrebbe beccato otto peri anziché quattro. Invece erano bellissimi e biondissimi Diletta Leotta e Federico Balzaretti a bordo campo per Dazn. Soprattutto lei, l’ex fidanzata di Matteo Mammì, quaranta dì quaranta nott, ora single, per chi le crede, con mezza tetta al vento sotto la camicia bianca aperta sino all’ombelico e con le braghe gialle e strette che non volevano assolutamente evidenziare le magnifiche chiappe chiare e non so se pure finte. Peccato che Dazn ai due fidanzatini di Peynet abbia fatto un brutto scherzo: gli dava e gli toglieva la voce in modo tale che pareva che entrambi avessero il singhiozzo. Ma si può? Rocco Commisso, lo Zio d’America, è appena sbarcato in Italia e già si è lamentato del calcio italiano e del Var. Però almeno Giancarlo Antognoni avrebbe potuto spiegargli che il Var è stato inventato due anni fa da De Laurentiis, il più famoso Zio Aurelio, a suo esclusivo uso e consumo per combattere – dice – la Rubentus, ma, già che c’è, per rubare due o tre punti anche alla povera Fiorentina sin dalla prima giornata. Pure stavolta ho sfondato il tetto delle trentatré righe promesse e per questo lo Scacciapensieri mi tiene di nuovo il broncio non avendo ancora capito che Dio mi ha fatto gobbo, ma non mi ha regalato anche il dono della sintesi. Quindi metto un punto augurandovi la buonanotte insieme a Sylla, l’Egonu e alle altre fantastiche azzurre dell’Europeo della pallavolo che stasera, un po’ distratte, hanno faticato a vincere il primo set (27-25) con le slovene davanti a sì e no cinquanta spettatori in un palazzetto più vuoto della crapa di Donald Trump. Come direbbe Lotito, repetita juvant: ma si può?