Vi racconto questa perché è bella e perché probabilmente l’avrete vista in pochi intorno a mezzanotte in diretta su Sky. E’ stata ieri la domenica dei playoff. Ai playoff ha vinto il thailandese Jaidee nell’Europea Tour del Pga Sweden National di Malmoe, ma pure allo spareggio sono andati nell’altro continente, quello delle Americhe, il ventiduenne giapponese Hideki Matsuyama e il trentenne sudcoreano Kevin Na che all’età di otto anni si è trasferito negli States e ora vive a Las Vegas. Siamo alla buca diciotto sul percorso, disegnato dal mitico Jack Nicklaus, del Muirfield Village di Dublin nell’Ohio. La piacevole telecronaca è dei maestri Roberto Zappa, quarantenne monzese, e Nicola Pomponi che insegna sul Garda al Chervò Golf dove ho giocato due o tre volte e dove avrò perso (nei laghetti) almeno due dozzine di palline Nike: insomma non è un campo che fa per me. Kevin Na è leader da un paio d’ore in club house con un -13 totale e un fantastico -8 nell’ultimo giro che gli fanno pensare d’aver vinto ormai il Memorial Tournament che è un torneo non da poco del Pga Tour se il montepremi era di oltre sei milioni di dollari. Anche perché alla 15 Bubba Watson, che un anno sì e un anno no indossa la prestigiosa giacca verde dei vincitori di Augusta, aveva pensato male di sparare il drive nell’altro campo di golf del circolo e di scendere con un doppio bogey a -12. Mentre Adam Scott, il numero uno del world ranking, aveva pasticciato da non dire dalla 12 in poi perdendo ben quattro colpi e chiudendo quarto a -10. Ecco dunque Matsuyama (-12) sul tee dell’ultima buca con una sola chance di giocarsi ai playoff il successo con Kevin Na: fare birdie al difficile par 4 della 18. Un fiumiciattolo a sinistra, una lunga fila di bunker a destra. Il drive disegna un leggero pull puntando verso l’acqua, ma il giapponese è fortunato nel rimbalzo perché la pallina dal rough salta indietro nel fairway. Peccato che lui non se ne accorga e difatti, convinto d’aver ormai compromesso la gara, sbatte furiosamente il driver per terra rompendolo in due pezzi: lo shaft in mano e la testa del bastone nell’erba. Una cosa del genere l’ho vista fare ad Andrea Pavan qualche anno fa in un Pallavicino a Montecchia quando l’allora dilettante del Parco di Roma, incazzato nero per un putt sbagliato da neanche mezzo metro, se la prese col suo povero driver alla partenza della buca successiva. Quel che poi successe, magari ve lo racconto se volete un’altra volta. Ora devo chiudere questa curiosa storiella con Zappa e Pomponi che se la ridono di gusto. “Ha spaccato il driver: non ci posso credere! E adesso? Se vai ai playoff, ciccio mio bello, devi giocarti il legnetto 3 e pagarti pure duemila dollari di multa”. E’ proprio vero: ride sempre bene chi ride per ultimo. Difatti Matsuyama con gli spiccioli del milione e 116 mila dollari intascati nell’Open dell’Ohio pagherà ben volentieri la piccola ammenda, ma intanto ha fatto birdie alla 18, è andato ai playoff con Kevin Na, che nella prima buca di spareggio è volato in acqua, e ha vinto lo stesso, col suo bel legnetto e senza il driver, il torneo. Grazie soprattutto a quel bel colpo d’ira.