Conta sino a tre prima di dare del vigliacco a qualcuno. Uno, due e qui mi fermo. Ci penserò sopra altre ventiquattr’ore. Va bene? Così poi non sarò criptico e dirò tutto quel che si meritano a quei bastardi. Intanto vogliono o non vogliono capirlo alla Rai radio-televisione italiana (e non bulgara) che non esiste la “perfetta parità” né in una partita di basket, né al Roland Garros? Esiste da qualche parte al mondo semmai la parità salariale. Oppure la parità dei sessi o di condizioni, ma di parità imperfetta non ne ho mai sentito francamente parlare. Anche perché altrimenti non ci sarebbero più i tempi supplementari. Né son meglio quelli di Sky che urlano anche quando la loro mamma va al mercato e compra sei uova! Grida e applausi. E se ne acquistasse una dozzina? Fuochi d’artificio come a San Silvestro e vesti stracciate per tutto l’anno. Bravi, non lo discuto, ma sempre sopra le righe e a volume altissimo. Esagitati, esagerati, scalmanati: scegliete voi l’aggettivo che più vi piace. Oppure fate come me sin da domani in occasione delle finali della Nba: col pollice pigiate il tastino in alto a sinistra del telecomando, quello con la ichs sopra il simbolo del microfono, e vi sembrerà d’incanto d’essere tornati ai tempi del cinema muto molto prima ancora della Wanda Osiris e di Simmenthal-Ignis. Intanto auguri a Sandro Gamba, che martedì ha compiuto 82 anni, portati alla grande, e a Lorenzo Sani che è nato lo stesso giorno dell’ex amato cittì, ma qualche primavera prima. E auguri al mio Paron, Tonino Zorzi, che ne farà uno meno di ottanta tra cinque giorni. Amici miei, ma siete proprio nati tutti sotto il segno dei gemelli? Lorenzaccio è passato per casa mia giusto ieri e abbiamo cenato insieme da Ferruccio (a Marocco) sul Terraglio dove due settimane fa si erano incontrati anche Pesciolino Rosso, al secolo Federico Casarin, e Carletto Recalcati, ma nessuno avrebbe dovuto saperlo. Resto sempre dell’idea che all’Umana sarebbe andato molto più a fagiolo Paperoga Crespi. Il quale tuttavia con Brugnaro sarebbe durato al massimo una settimana e mezzo. Come mi ha giustamente fatto notare Stefano Babato del Gazzettino che conosce parecchio meglio di me il presidente della Reyer che adesso però avrà meno tempo da dedicare alla sua squadra di pallacanestro. Più che allo scudetto infatti Gigi Brugnaro punta alla poltrona di sindaco di Venezia, alla quale Giorgio Orsoni agli arresti domiciliari potrebbe (o dovrebbe) presto rinunciare e per la quale le elezioni potrebbe essere anticipate. Si sarebbe dovuto votare nella primavera del 2015, magari lo si dovrà fare nel prossimo autunno. Cambia poco: io il voto glielo do comunque. Se lo merita per quel che ha fatto per il basket in laguna, ma riuscirà a convincere gli altri miei concittadini che lui ha svoltato a sinistra? Questo è molto più difficile. Mentre l’uomo Dalmonte si preoccupa: “Non vorrei uscire col cappotto”. Tranquillo, non ce ne sarà bisogno: domani in tutta Italia scoppierà un caldo bestiale. La primavera è finita, ma non ancora quella di Siena.